Ancora dentro il Campo di Lampedusa. 8 Ottobre 2004


Resoconto della Rete Antirazzista Siciliana.

Ancora dentro il Campo di Lampedusa. 8 Ottobre 2004

Resoconto della Rete Antirazzista Siciliana.

La stessa delegazione di ieri -composta dalle senatrici Chiara Acciarini e Tana
De Zulueta, insieme a Barbara Grimaudo e ad Alessandra Sciurba (Laboratorio
Zeta) della Rete Antirazzista Siciliana- si presenta al cancello del CPT di
Lampedusa alle 9 del mattino. Lappuntamento col signor Scalia, responsabile
della Misericordia, stato fissato per quellora, ma lui non li'. Ci sono
invece, nello spiazzale tra i due cancelli dingresso, 110 dei migranti che la
delegazione aveva incontrato il giorno precedente. Caso vuole sono tutti i
francofoni, piu' i tre nigeriani cui Miccich e Ilaria Sposito (Laboratorio Zeta
e R.A.S.) avevano fatto fare richiesta di asilo, il minorenne individuato il
giorno prima dalle attiviste della Rete Antirazzista, e un Liberiano che le
stesse, insieme a Tana De Zulueta riescono a informare della possibilita' di
chiedere asilo, giusto un attimo prima che se lo portino via. Ci ho provato
qui dentro, ma non mi hanno ascoltato, risponde il ragazzo. La Senatrice gli
consegna un foglio con alcuni numeri di telefono tra cui quelli degli avvocati,
e gli raccomanda di chiamare, una volta arrivato in qualunque posto dove ci sia
un telefono.
Quasi subito i 110 vengono fatti uscire dal campo per essere imbarcati sulla
nave per Porto Empedocle. La loro destinazione ultima, almeno cosi' viene detto
dai carabinieri, sara' il CPT di S. Benedetto (Agrigento) . Sono proprio
fortunati, almeno non finiranno in Libia. Ma perche' loro no e gli altri si'?
quello che la delegazione e gran parte del paese vorrebbe capire
Prima pero' si vuole accertare quale sara' la sorte dei 3 nigeriani. LACNUR
dichiara di avere inviato le loro richieste di asilo (che Ilaria e Alessandra
avevano mandato via fax presso i loro uffici) tanto alla prefettura quanto alla
questura di Agrigento. Chiara Acciarini chiama in entrambe le sedi istituzionali
per avere delle conferme. Ripete i nomi dei tre richiedenti asilo e del minore,
riceve assicurazioni. Ma domani bisognera' continuare a monitorare questa
situazione. Niente di strano che passino semplicemente da un CPT allaltro.
I 110 ragazzi salutano, contenti, sollevati. Non hanno idea di dove stanno
andando, ma hanno chiaro che a loro non hanno legato i polsi, e che non
saliranno su un aereo militare.

Lattenzione si sposta ora su chi rimane dentro il campo. 90 persone, giusto
quelle necessarie a riempire un aereo. Sono quelli che parlano solo arabo. Ieri
si poteva comunicare in francese, oggi non lo capisce nessuno. Due o tre
masticano qualche parola di inglese.
Vogliono sapere perche' loro non sono partiti, fanno capire che la notte passata
sono stati tranquilli, secondo le indicazioni date dalla delegazione durante
loperazione psicosi da rivolta messa in atto dai carabinieri, ma ora
minacciano uno sciopero della fame e della sete. Vogliono uscire da li', vogliono
che le Senatrici, insieme a Barbara e Alessandra, rimangano. Due di loro
vogliono semplicemente un paio di scarpe (molti sono scalzi). Chiedono
informazioni sullasilo politico. Tana torna a spiegare quali sono le
motivazioni per chiederlo, sottolinea che si tratta di un diritto individuale. A

quel punto alcuni migranti dichiarano di essere iracheni, altri palestinesi.
Fanno capire, ancora una volta, che nessuno gli ha parlato prima della
possibilita' di chiedere asilo. Chiedono un recapito di Tana, lo chiedono a
Barbara, ma un carabiniere si intromette dicendo che ai trattenuti non si
possono dare numeri di telefono. Il maresciallo costretto a dire che le
Parlamentari hanno invece il diritto di farlo. Vengono cosi' distribuite le liste
dei numeri di telefono che le senatrici hanno portato con loro, inclusi quelli
degli avvocati. Si spiega che tutti loro hanno diritto a un avvocato. Ne sono
stupiti. Alla lista si aggiunge il numero di Alessandra, come referente del
Laboratorio zeta e della Rete Antirazzista.
I fogli purtroppo non bastano per tutti. Non si possono fare fotocopie. Tana
vuole lasciare ai ragazzi una matita per ricopiare i numeri, i carabinieri lo
impediscono. Potrebbe diventare un arma
Intanto ci si comincia a preoccupare per la salute del signor Scalia. Sono le
10:30 e ha deciso di bidonare due senatrici rendendosi irreperibile. Nessuno sa
dove sia finito.

La delegazione ha cosi' tutto il tempo di accorgersi che latmosfera diversa da
quella del giorno prima. Alcuni operatori della Misericordia e persino alcuni
carabinieri sembrano sollevati dalla presenza delle quattro donne, ma non
possono dimostrarlo in modo esplicito. Qualcuno fa capire il proprio disagio
rispetto alla situazione vigente nel campo. Sguardi frasi spezzate. Fanno

trasparire che non hanno nessuna voglia di assistere di nuovo, da complici, alle
scene vissute nelle giornate precedenti. Ma chiaro che li' dentro si respira
uno stato di coercizione. E una volta partita la delegazione, loro resteranno li'

Il capitano ci tiene a sottolineare il fatto che lui non ha alcuna
responsabilita' relativamente allispezione in corso da parte delle parlamentari.
Chiara Acciarini tira allora fuori dalla borsa la cosiddetta circolare
Maritati, vigente dal 2000, recante i diritti dei migranti che dovrebbero
essere esercitati allinterno dei campi, insieme alle norme minime che chi
gestisce i CPT dovrebbe rispettare. Il capitano appare visibilmente scosso, man
mano che procede nella lettura di un documento che dichiara di non avere mai
visto prima.

Il signor Scalia fa sapere che sara' impegnato per tutta la giornata. Chiara
Acciarini, sorridente, comunica al capitano che loro resteranno li', del resto
c un clima piacevole
Inoltre, quei 90 migranti rimasti dentro il campo hanno paura di finire chissa'
dove. stato spontaneo promettere loro di restare, e poi non si sa mai...

Si procede con un questionario rivolto al medico del centro. Chiara tira di
nuovo fuori la circolare. Anche il dottore e uno degli operatori della

Misericordia restano sconvolti: non avevano idea che esistessero norme simili
da fare applicare in un luogo come quello.
Di fronte linfermeria c un ragazzo seduto a terra sotto il sole. Appoggiato
al muro visibilmente sofferente. I carabinieri dicono che lo fa solo perche' ha
paura di tornare in Libia. Ma Barbara lo aveva gia' notato il giorno prima, con
la stessa espressione, con lo stesso dolore al petto e alla schiena. Era stata
lei a chiamare gli operatori, nessuno se ne era accorto prima.
Il dottore e linfermiera dichiarano pero' che sono solo sintomi psicosomatici.
Non verra' portato in ospedale, non gli verranno fatte radiografie. Lui sbatte
ripetutamente la testa contro il cancello al quale appoggiato. Finalmente un
carabiniere si impietosisce e, alla terza volta che Alessandra glielo chiede,
gli porta un cuscino. Solo dopo lunghe insistenze da parte di Barbara, il malato
viene trasferito sulla barella dellinfermeria. Domani bisognera' verificare il
suo stato di salute.
La delegazione si allontana dal campo per rilasciare le interviste ai
giornalisti e annuncia che tornera' nel pomeriggio.
Mentre Chiara, Barbara, Tana e Alessandra sono ferme a un bar a mangiare
qualcosa, arriva unimprovvisa telefonata dal campo: il signor Scalia uscito
dalle tenebre, le aspetta. Temendo che scompaia di nuovo, la delegazione si
ricostituisce e si precipita al centro.

Ore 15:00

Sulla pista dellaeroporto c un cargo militare che prima non cera, si vede
dallo spiazzale antistante al cancello del CPT. Le attiviste della rete e le
senatrici hanno immediatamente tutte la stessa idea: vogliono portarli via, meno
male che siamo rimaste qui.

Si torna dentro. Chiara Acciarini e Tana De Zulueta hanno un questionario anche
per Scalia. Lui accoglie la delegazione in un ufficio pieno quasi solo di gadget
del Palermo. Ilaria aveva gia' raccontato della sua maglietta VOLARE IN A. Il
supertifoso pero' suda. Il suo nervosismo visibile. Risponde a tutte le
domande. Ma viene fuori, detto in sintesi, che:
-non esiste una copia della convenzione allinterno del centro.
-non esiste un regolamento interno al centro.
-i migranti possono usare lo spazzolino da denti solo se ne fanno richiesta. In
tal caso vengono accompagnati a lavarsi i denti in un bagno apposito. Non gli
viene consegnato alcuno spazzolino appena arrivano al campo, nonostante nella
stanza ne siano accatastati a centinaia (i carabinieri li sequestrerebbero come
armi contundenti).
-I materassi sono effettivamente solo quegli strati di gomma piuma rotta che la
delegazione aveva avuto lopportunita' di ammirare dentro ai prefabbricati. La
prefettura manda quelli e quelli vanno usati, insieme a delle copertine di lana
rilasciate gentilmente dalla Tirrenia.
-esiste solo una cabina telefonica, peraltro rotta da piu' di dieci giorni.

La cosa piu' importante piu' importante, pero', che, riguardo allidentificazione
degli ospiti, Scalia dichiara che una vera identificazione approfondita
possibile, vista lemergenza in cui versa quasi sempre il campo di Lampedusa,
solo una volta che i migranti raggiungono un altro centro. A Lampedusa vengono
solo prese le generalita'. Dichiara che, mentre erano 1.200, ovvero il 2 Ottobre,
non stato possibile consegnare loro alcuna informativa relativa ai diritti e
alla possibilita' di chiedere asilo politico, e che ci si limitati a chiedere

nome, cognome e provenienza e a stilare degli elenchi con laiuto dellinterprete.
Mostra poi il foglio di carta che viene affisso sui muri del centro, di cui si
riporta fedelmente il testo (tradotto dallinglese):

cari ospiti, ora vi trovate nel centro di prima accoglienza dellisola di
Lampedusa (Italia). Dovrete restare qui finche' non verrete trasferiti in un
altro centro per lidentificazione certa
e dove potrete spiegare il motivo del vostro arrivo in Italia.
Durante la vostra permanenza riceverete una prima assistenza medica e potrete
usufruire anche di un barbiere. Nel rispetto delle persone che verranno in
questo centro dopo di voi, vi raccomandiamo di fare attenzione a tutti i
materiali e alle strutture che utilizzate. Per preservare la vostra salute e
quella degli altri, lavate e tenete puliti il vostro corpo e i vostri vestiti.
Vi chiediamo di essere pazienti, di rispettare e di collaborare con il personale
che lavora per voi durante tutta la vostra permanenza.
Per le vostre necessita' o per le informazioni potete contattare tutte le persone
vestite di giallo e azzurro.

Finalmente nero su bianco: al CPT di Lampedusa non si effettuano
identificazioni, a detta anche degli stessi operatori della Misericordia, che
dicono solo che i loro interpreti, davanti a qualche carabiniere, raccolgono
nomi e nazionalita'. E basta. Per quanto riguarda i carabinieri, gli stessi
dichiarano tutti che non loro competenza.
1400 persone non identificate sono state caricate coi polsi legati su aerei
civili e militari che le hanno deportate in Libia. Nessuna analisi della loro
situazione individuale.
Qualcuno, e non sorride, dice a bassa voce che su un aereo cerano 50 Mohammed Ali'.

Segue una breve visita ai servizi igienici che viene da ridere solo a
chiamarli cosi', durante la quale le Senatrici hanno appurato cio' che gia' si
sapeva: troppa puzza, da vomitare, eppure li stanno pulendo in quel momento. Ma
litri di detersivi non mandano via incrostazioni di mesi. Niente porte, neanche
una. Lavandini otturati. Le docce non funzionano. 13 cessi in questo stato (8 in
un prefabbricato, 5 in un altro) per 200 persone durante i periodi di normalita',
e per 1.200 in giornate come quelle appena trascorse. Solo i bagni e la stanza
riservate alle donne e ai bambini hanno un aspetto dignitoso. Peccato che non

vengano mai utilizzati se non in rarissimi casi. Lo spazio riservato alle
famiglie stato aperto solo una volta.

Ma ora bisogna uscire fuori di li', si tornera' domattina. Se un altro aereo deve
partire si puo' sperare di impedirlo solo comunicando cio' che si scoperto con

certezza (in quattro si fa poco, altrimenti). Bisogna scrivere e diffondere cio'
che appare finalmente certo e comprovato. Le senatrici si precipitano a dettare
un comunicato stampa e una lettera aperta.
Questo il testo del comunicato diffuso agli organi di stampa, cui si raccomanda
di dare massima diffusione:

PISANU NON SA QUEL CHE DICE
AFFERMANO LE SENATRICI CHE STANNO COMPIENDO UNISPEZIONE DA DUE GIORNI NEL
CENTRO DI LAMPEDUSA.
LIDENTIFICAZIONE CERTA, A CUI HA FATTO RIFERIMENTO IL MINISTRO DEGLI INTERNI,
NON E AVVENUTA AL CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA DI LAMPEDUSA, DOVE AVVIENE SOLO
UNA PRIMA SOMMARIA IDENTIFICAZIONE E NON EFFETTUATA DALLUFFICIO IMMIGRAZIONE
DELLA QUESTURA, COME VIENE CHIARITO IN MODO INEQUIVOCABILE DA UN FOGLIETTO
AFFISSO SU ALCUNE PARETI E ARMADIETTI DEL CAMPO, DOVE E SCRITTO: STARETE QUI
FINO A QUANDO VERRETE TRASFERITI IN UN NUOVO CENTRO PER LIDENTIFICAZIONE CERTA
E DOVE POTRETE SPIEGARE IL MOTIVO DEL VOSTRO ARRIVO IN ITALIA
E QUINDI EVIDENTE CHE 1400 PERSONE SONO FINITE IN LIBIA SULLA BASE DI
UNESPULSIONE DI MASSA, SENZA ESSERE IDENTIFICATE E SENZA AVERE POTUTO ACCEDERE
ALLE PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI ASILO POLITICO, E CHE PISANU NON SA QUELLO

CHE DICE.

LE SENATRICI MARIACHIARA ACCIARINI E TANA DE ZULUETA.



Nel centro rimangono ancora 90 persone non identificate.
Barbara e Alessandra vanno finalmente a dormire, finito di scrivere questo
resoconto, chiedendosi: a chi servira' laereo che oggi era sulla pista? Cosa
vedremo domani? Ancora uomini legati e trafugati di corsa? Gli stessi che ci
hanno chiesto di non abbandonarli?
Sanno che tutti i compagni con cui hanno lavorato, seppure a distanza, in ogni
momento di queste giornate, sentono le stesse cose
Ilaria, Pietro e Maurizio che sono dovuti tornare
Federica che cerca di risvegliare Milano
Fulvio che non smettera' mai di raccontarci cosa significhino i diritti degli uomini
Franco che portera' i sindaci dItalia a prendere una posizione chiara
Mimma, Luca e tutti i ragazzi della Rete Antirazzista Siciliana che si
incontreranno Domenica, e che non hanno nessuna intenzione di fermarsi adesso,
nonostante sia cosi' difficile.

Che questo paese reagisca. Che non succeda mai piu'.


Articolo tratto da: Laboratorio sociale occupato zeta - ZetaLab - Palermo - http://www.zetalab.org/
URL di riferimento: http://www.zetalab.org//index.php?mod=read&id=1097313176