campeggio ras 05: Presidio a Ragusa concluso.


Alla fine della giornata i/le militant* del campeggio antirazzista sono riuscit* ad ottenere che un'ulteriore delegazione riuscisse ad entrare nel lager di Ragusa.

La questura ha imposto che il presidio si spostasse all'esterno del centro e alla fine i manifestant* hanno dovuto cedere al ricatto.

E' stato assicurato che saranno vagliate le posizioni delle richiedenti asilo entro giovedi'.

Le condizioni all'interno del centro sono, ad ogni modo, tristemente immaginabili.

Delle 72 "ospiti" del centro alcune presentano situazioni sanitarie preoccupanti (vi sono casi di epatite c o diabete) o comunque che necessitano di grandi attenzioni ma nonostante le detenute possano esibire certificati medici attestanti la loro condizione e le cure necessarie nessun trattamento sanitario e stato loro somministrato.

Le stanze sono tutte continuamente sorvegliate da telecamere a circuito chiuso. L'acqua scarseggia e solo poche bacinelle sono disponibili per ogni stanza e le donne sono costrette ad usarle a turno, questa situazione, come e' facile immaginare, rende le condizioni igieniche molto precarie.

Tra le varie detenute due casi emblematici: quello di alcune donne asiatiche che non avevano assolutamente idea di perche' fossero li dato che il loro provvedimento di espulsione era stato redatto esclusivamente in italiano e quello di alcune rumene venute in italia per turismo e deportate nel CPT per la mancanza del solo visto turistico: una banale irregolarita' amministrativa che si tramuta in carcere.

Dopo lo scioglimento del presidio alcun* attivist* sono stati fermati da agenti in borghese, trattenuti in questura sono stati rilasciati dopo poco tempo.


Articolo tratto da: Laboratorio sociale occupato zeta - ZetaLab - Palermo - http://www.zetalab.org/
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