Tributo ad Hayao Miyazaki


Grande regista d'animazione giapponese creatore dei
più famosi cartoni trasmessi in Italia negli anni '70
ed '80 da Conan ad Anna dai capelli rossi, da Lupin
III (prima serie) ad Heidi.

--Miyazaki ha realizzato anche numerosi splendidi
lungometraggi in gran parte mai arrivati in Italia.
Fondatore dello Studio Ghibli, pluripremiato (Orso
d'oro a Berlino, Leone d'oro a Venezia) ha un tratto
fine e riconoscibilissimo.
Molta cura per la qualità delle storie trattate,
spesso originali favole o tematiche drammatiche come
"Una Tomba per le lucciole" sui postumi del nucleare
ad Hiroshima.


un po' di storia ed info:
http://www.labiennale.org/it/news/cinema/it/16321.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Hayao_Miyazaki
http://it.wikipedia.org/wiki/Studio_Ghibli


questi i film in rassegna:

HOLS IL PRINCIPE DEL SOLE (Taiyo no Oji Hols no daiboken, 1969)


Nel nord Europa, il giovane Hols riesce ad estrarre la spada del sole dalla spalla di un gigante di pietra.
Il signore dei ghiacci Grunwald gli offre allora il potere sul mondo in cambio della spada, ma Hols rifiuta,
trasferendosi poi in un pacifico villaggio di pescatori. Qui lui diventa un eroe uccidendo un gigantesco
luccio mandato da Grunwald. Conoscerà in seguito Hilda una ragazza misteriosa...
Primo lavoro di Miyazaki e Takahata (sotto la supervisione di Yasuo Otsuka) per la Toei, piccolo capolavoro
d'epoca che anticipa le tematiche e l'estetica cinematografica sviluppata dai due negli anni seguenti.

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UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE (Hotaru no Haka, 1988)

Il film narra l'agonia e gli ultimi mesi di vita del quattordicenne Seita e della sua sorellina Tetsuko.
Ambientato nel 1945, e narrato tramite i ricordi di Seita il film ripercorre gli episodi salienti di questa
inesorabile fine: bombardamenti, paura, fame, furti, aiuto e poi allontanamento da parte dei parenti...
Le lucciole del titolo sono quasi l'unico squarcio di positività in una notte che non temina nemmeno
con la fine della guerra.

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IL MIO VICINO TOTORO (Tonari no Totoro, 1988)


Le piccole Mei e Satsuki si trasferiscono in una vecchia casa di campagna con il padre per stare vicine
alla madre gramente malata e ricoverata in un ospedale della provincia. Nonostante tutto la loro vita è
spensierata e la vita di campagna riserva loro tante sorprese, tra cui un inaspettato incontro con strani
spiriti della foresta...
Film dedicato alla fanciullezza e alla riscoperta della vita di campagna, un racconto semplice che ricorda
i libri illustrati per l'infanzia.

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OMOHIDE PORO PORO (Omohide poro poro, 1991)


Taeko, ventiseienne impiegata d'ufficio, decide di prendersi un periodo di riposo e lasciare il lavoro.
Non avendo un luogo a lei familiare dove passare il suo periodo di vacanza, chiede alla famiglia del
suo cognato di ospitarla nella loro fattoria. Nel frattempo i ricordi della sua infanzia cominciano a
riaffiorare.
Raccontato con un tono a metà tra la commedia romantica e l'introspezione malinconica, Takahata
gioca a confondere i piani della realtà e del ricordo. Omaggio alla novelle vague e al cinema francese.
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Articolo tratto da: Laboratorio sociale occupato zeta - ZetaLab - Palermo - http://www.zetalab.org/
URL di riferimento: http://www.zetalab.org//index.php?mod=read&id=1132152834