C'è anche un'altra antimafia


Questo è il testo del volantino distribuito durante la manifestazione per i quattordici anni della strage di Capaci:

--Oggi siamo in piazza per ricordare delle persone che sono morte nella lotta contro il potere mafioso.
Riconosciamo il ruolo fondamentale svolto dalla giustizia nella sua azione di contrasto alla criminalità organizzata.

Tuttavia oggi non siamo in piazza solo per ricordare, ma anche per testimoniare il nostro impegno nel contrastare la mafia. Dobbiamo chiederci, al di là della retorica, cosa significhi realmente lottare contro la mafia.
La retorica dell'educazione alla legalità ci
convince poco. Nella sua astrattezza, ci sembra che sia servita sopratutto a
legittimare l'accettazione di uno stato di cose presenti che è il terreno ideale in cui la mafia può prosperare.
Si è tanto parlato del dovere di rispettare le leggi e si è tanto taciuto sulla negazione
dell'accesso ai diritti per ampie fascie della nostra società.

I palazzinari legalmente usufruiscono dei condoni per proteggere le loro gettate di cemento.
Invece è illegale occupare una casa per
rivendicare un diritto, anche se migliaia di famiglie a Palermo si vedono negato un
alloggio decoroso.

E' legale sfruttare i lavoratori riducendoli in semischiavitù con lavori precari e pagati con stipendi da fame. E' illegale bloccare una strada per reclamare condizioni di vita e di lavoro più dignitose.

E' legale detenere in veri e propri lager e deportare esseri umani colpevoli solo di non essere nati nella parte ricca del mondo. Invece è illegale attraversare un confine per sfuggire a una guerra o alla fame.

Da 5 anni, Totò Cuffaro è legalmente il Presidente della Regione Sicilia. Invece, sempre da 5 anni, il Laboratorio Zeta è illegalmente occupato e lotta contro ogni ingiustizia sociale.

La vera antimafia non è una vuota legalità, ma la costruzione di spazi di democrazia, di percorsi di cittadinanza attiva, è uscire dal
privatismo e dalla cultura del privilegio verso la rivendicazione del bene comune.
Per sottrarsi al dominio mafioso, alla cultura di assoggettamento e al controllo dei territori è necessario dare vita ad una fase di educazione alla disobbedienza, che veda nella rivendicazione di condizioni materiali di vita realmente giuste il suo fine e il suo
strumento di lotta.

Invitiamo tutti alla proiezione del documentario
La mafia è bianca

presso il
Laboratorio Zeta, via Boito n. 7, oggi alle ore 19


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Articolo tratto da: Laboratorio sociale occupato zeta - ZetaLab - Palermo - http://www.zetalab.org/
URL di riferimento: http://www.zetalab.org//index.php?mod=read&id=1148378402