IL QUARTIERE E' DI CHI SE LO VIVE


C'era una volta Palermo
presenta
CANTAZEN





ven 9 Novembre

ore 22.00 – ex Consorzio agrario, Facoltà di scienze, via Archirafi


Co’Sang


da Scampia, Napoli
+

Gente Strana Posse

+

Zen.it Posse








sab 10 novembre - Ore 15.00
c/o campetti Opiam

Finali del torno di calcetto

calci dallo Zen







dom 11 novembre -

CantaZen


Una piazza per lo Zen2
P.zza Fausto Coppi

ore 15.00
Laboratorio artistico di strada con i bambini
Parata per le vie dello Zen2 con giocolieri ed artisti di strada

ore 18.00
Premiazione del Torneo CALCI DALLO ZEN

ore 19.00

CANTA ZEN


Con la partecipazione degli abitanti dello Zen

A seguire
Session di gruppi HIP HOP dalle periferie con:

Zen.it Posse
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I. S. C






ore 20.00

Cena palermitana preparata dalle famiglie dello Zen






Un laboratorio per Palermo
“C'era una volta Palermo" nasce dal tentativo di mettere in connessione alcuni percorsi attivi sul territorio di Palermo in un progetto comune che colga la complessità delle problematiche riguardanti i quartieri popolari. Ponendo al centro dell'attenzione la invivibilità della città, si vuole stimolare lo scambio, il confronto e la condivisione tra i loro abitanti, mostrando come, contro ogni distanza fisica, dal centro storico alle periferie, le principali problematiche rimangono le medesime: casa, lavoro, repressione.
"C'era una volta Palermo" è un'occasione per dare voce a chi voce non ha, a chi ha occupato la casa dove abita, a chi è costretto dalla disoccupazione a trovare alibi per campare, a chi è ghettizzato, a chi non ha un'alternativa alla mafia.
"C'era una volta Palermo" ha permesso a diverse realtà di socializzare e di ragionare seriamente su Palermo: sono importanti da questo punto di vista le richieste fatte da alcune strutture sensibili che operano nel territorio, di allargare il progetto ad altri quartieri -periferici e non- della città.

LE INIZIATIVE
L'indagine sociale sui quartieri, svolta anche attraverso interviste ai loro abitanti, è stata condivisa e mostrata alla città all'interno di momenti di festa in piazza durante i quali gli abitanti dei quartieri hanno rivestito il doppio ruolo di spettatori e organizzatori, e di attori e registi delle iniziative.
I quartieri in cui si è finora intervenuti - Vucciria, Magione e Zen2 - sono quelli nei quali risultavano già avviati interventi territoriali da parte delle realtà che sono state tra gli organizzatori del progetto.
E' importante infatti che le iniziative promosse rientrino in percorsi che agiscono quotidianamente sul territorio, e che non si risolvano in isolate giornate di grande festa. Obiettivo fondamentale in tal senso è stimolare una presa di consapevolezza da parte degli abitanti dei quartieri riguardo i diritti che vengono loro negati e riguardo la necessità di una loro rivendicazione.
Lo sforzo ulteriore che dobbiamo imporci, quindi, è quello di rendere il più reale possibile la rivendicazione del diritto alla vivibilità nei quartieri attraverso percorsi di lotta legati ai bisogni concreti che emergono dai quartieri stessi.
E' il caso della lotta per una piazza allo Zen2 dove ora si trova uno spazio morto, abbandonato e inutilizzabile; della lotta per uno spazio sociale alla Magione, dove continuano a ristrutturare intere palazzine ad uso privato che impongono processi di espulsione degli abitanti storici del quartiere; della lotta contro il degrado e l'abbandono di una Vucciria che rimane uno spettro malandato in cui gli abitanti hanno imparato ad aspettarsi solo il crollo o lo sgombero coatto per inagibilità di un'altra -l'ennesima- palazzina.
Le amministrazioni comunali succedutesi a Palazzo delle Aquile, hanno favorito i suddetti processi: ad esempio i famosi progetti "urban" o progetti di "riqualificazione urbana".

LA PROSSIMA INIZIATIVA:

"Canta Zen"


La prossima tappa che il progetto si pone -"Canta Zen"- è fissata per l’ 11 Novembre allo Zen 2 dove continua il movimento per la rivendicazione della piazza in un quartiere che, come la maggior parte dei quartieri periferici, rimane strategicamente nel dimenticatoio.
E' nei quartieri periferici infatti che, con operazioni di sfratto e deportazione di massa forzata o indotta a causa del caro affitti, viene trasferito il degrado sociale, da isolare, cristallizzare e nascondere, mentre il centro storico ripulito e restaurato diventa vetrina di una Palermo che rappresenta e si interessa solo di una


Articolo tratto da: Laboratorio sociale occupato zeta - ZetaLab - Palermo - http://www.zetalab.org/
URL di riferimento: http://www.zetalab.org//index.php?mod=read&id=1194029326