Spinoza e il non contemporaneo - incontro con Vittorio Morfino


giovedi 20 maggio - ore 18.00

Spinoza e il non contemporaneo


incontro con Vittorio Morfino
(Università degli Studi di Milano-Bicocca)
autore del libro Spinoza e il non contemporaneo, Ombre corte, 2009

introduce Michele Ambrogio

modera Giovanni Di Benedetto

Leggi su kom-pa: Un lottatore contro il suo tempo




NOSTALGIA DEL CONTEMPORANEO E TEMPORALITA' DELLA MOLTITUDINE

Qualche mese fà discutevamo con Marcello Faletra, Giorgio Vasta e Matteo di Gesù della "nostalgia del contemporaneo". Ci chiedevamo: Che epoca stiamo vivendo? Quando è iniziata? E quali elementi abbiamo per pensarla?
Ci ponevamo queste domande a partire dalla consapevolezza che i punti fermi del "Novecento" sembrano ormai logori e che la dimensione propria della nostra epoca sia la “crisi”: La crisi domina il nostro tempo. È la crisi ambientale da un lato e la crisi della condizione umana dall’altro, sempre più annichilita dentro il vortice della sussunzione reale del capitale. Ed è anche la crisi della democrazia, soffocata da un potere che estende sempre di più le sue reti gerarchiche e i suoi dispositivi di controllo. Si potrebbe dire, in sostanza, crisi delle grandi narrazioni, crisi di futuro...

Alla fine di quella appassionante e, fortunatamente per noi, non conclusa discussione, uscivamo con la consapevolezza che oggi più che mai occorre guardare al presente senza cadere nel suo vortice. Riuscire a trovare la giusta distanza per mettere bene a fuoco, senza però distaccarsene troppo e perdere il contatto con l'oggi. Proprio perché le categorie della politica sembrano sempre più usurate, bisogna forse guardare altrove, cercare tracce negli ambienti meno usuali, senza paura di perdere i vecchi punti di riferimento...

Per esempio, si può tornare a Spinoza. Solo ripensando il tempo come pluralità delle durate, secondo Vittorio Morfino, può essere possibile l’intervento nella congiuntura. Da qui prende le mosse un pensiero che ribadisce la centralità del legame e della relazione sociale e che attraverso la nozione di moltutudine fonda la gioiosa costituzione collettiva della socialità. Ecco che allora “la temporalità della moltitudine deve essere pensata come il luogo del non contemporaneo, dell’impossibile contemporaneità, proprio perché lo stesso individuo è una moltitudine”.


Vittorio Morfino è autore di Substantia sive Organismus (Milano, 1997), Sulla violenza. Una lettura di Hegel (Como-Pavia, 2000), Il tempo e l'occasione. L'incontro Spinoza-Machiavelli (Milano, 2002) e Incursioni spinoziste (Milano, 2002), oltre che di alcuni saggi pubblicati su riviste italiane e straniere. È redattore delle riviste «Oltrecorrente» e «Quaderni materialisti».




Articolo tratto da: Laboratorio sociale occupato zeta - ZetaLab - Palermo - http://www.zetalab.org/
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