[Zeta - Laboratorio Sociale Occupato - Via Arrigo Boito 7 Palermo]

Bruttura:

Dopo Napoli e Genova, le cariche ai disoccupati, gli sgomberi dei centri sociali, la cancellazione dei diritti sociali e gli appelli guerrafondai all'insegna della superiorita' occidentale avevamo capito che i tempi che corrono non sono dei migliori.

Oggi ne abbiamo un'ulteriore comferma: a una settimana dal pacifico fiume umano di Firenze una repressione inaudita colpisce con brutalita' venti compagni della Rete del Sud Ribelle con accuse gravissime e incarcerazioni sudamericane.

La Rete del Sud Ribelle pero' non e' un'organizzazione "finalizzata a sovvertire l'ordine statale", ma un coordinamento di soggetti antagonisti del meridione d'Italia, la zona piu' calda, quella dove le questioni sociali esplodono in modo piu' drammatico (vedi vicenda FIAT). La repressione si abbatte dunque su un pezzo importante di un movimento che si differenzia dai tradizionali partiti per la connotazione reticolare e dal basso e che per la sua forma propulsivaviene criminalizzato ingiustamente.

Quest'ennesimo episodio di violenza ed autoritarismo da parte delle forze reazionarie che governano il nostro paese dimostra chiaramente che stiamo entrando in una fase pericolosissima di regime di fascistizzazione di ampi strati delle forze dell'ordine, di controllo totale delle vite degli individui.

Genova e Napoli sono stati momenti fondamentali di questo movimento "rivoluzionario" che li' e' stato aggredito ferocemente dal potere.

Le accuse di questi giorni rientrano nella stessa strategia repressiva che dobbiamo combattere unitariamente e senza esitazioni.

No alla repressione.
Solidarieta' assoluta e attiva ai venti compagni ingiustamente accusati.