[Zeta - Laboratorio Sociale Occupato - Via Arrigo Boito 7 Palermo]

COORDINAMENTO AUTORGANIZZATO DEI COLLETTIVI DEGLI STUDENTI MEDI

E’ nato a Palermo il coordinamento autorganizzato dei collettivi degli studenti medi che, al di fuori di qualsiasi formazione partitica, è aperto a collettivi e singoli, che riconoscano e accettino le linee della piattaforma. Il coordinamento si pone contro la repressione e la negazione di libertà e creatività, portando avanti manifestazioni artistico-culturali e iniziative tra le scuole che seguono una stessa linea politica. Ribellandoci, ci proponiamo di portare avanti idee anti-globalizzazione ,non approviamo il nostro governo attuale e quindi il nostro presidente del consiglio Silvio Berlusconi e, siamo completamente contrari alla riforma scolastica del suo ministro dell’istruzione Letizia Moratti. Il coordinamento è aperto e pronto a collaborare con associazioni impegnate sul territorio che possano incidere sul sociale.

IL COORDINAMENTO AUTORGANIZZATO DEI COLLETTIVI DEGLI STUDENTI MEDI
SI RIUNISCE AL LABORATORIO ZETA OGNI MERCOLEDÌ
ALLE 16:00

Da mercoledì 31 ottobre si inizierà il ciclo di studio sulla riforma Moratti.

Piattaforma

  1. Il coordinamento autorganizzato dei collettivi degli studenti medi è autonomo e libero da qualsiasi forza politica partitica.
  2. Possono far parte del coordinamento dei collettivi, singoli o collettivi studenteschi appartenenti a qualsiasi fazione politica purchè vengano riconosciute e accettate le linee della piattaforma.
  3. Il coordinamento dei collettivi degli studenti medi combatte ogni forma di fascismo, di repressione e di negazione della libertà e della creatività degli esseri umani.
  4. Il coordinamento si propone di:
    • portare avanti con compattezza e unione un' unica linea politica fra tutte le scuole.
    • realizzare una serie di manifestazioni artistiche-culturali antagoniste e di controinformazione con la collaborazione di tutti gli studenti medi di Palermo.
    • collaborare con associazioni impegnate sul territorio che possano incidere sul sociale.
    • portare avanti una linea politica che vada contro il processo di globalizzazione.
    • organizzare manifestazioni artistiche e culturali senza nessun fine violento.
    • riunirsi in assemblea in vista di manifestazioni di piazza, proponendosi di decidere di volta in volta le modalità di protesta e la linea da adottare.