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IL GRANDE INGANNO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO

Marrakesh. In questi giorni i paesi più industrializzati (e più inquinanti) del mondo si sono riuniti nell'ultima tornata di negoziati che avrebbero dovuto portare alla ratifica finale del protocollo di Kyoto. Tale protocollo prevedeva una sensibile riduzione d'emissione di gas inquinanti entro pochi anni. Gli Stati Uniti si sono sempre opposti alla realizzazione di quest'accordo, ma stavolta hanno optato per la firma insieme a tutte le altre nazioni. A cosa è dovuta questa svolta politica?

E' molto semplice. In questi ultimi negoziati è passato il principio che è la "percentuale" d'emissione di gas inquinanti che va diminuita. Una persona qualunque dotata di un'intelligenza minima penserebbe: "Gli stati firmatari produrranno meno gas".

Ma non è così, perché per "percentuale" s'intende il "numero" di percentuale che va diminuito e non la reale emissione inquinante.

Sempre la stessa persona dotata d'intelligenza minima si domanderà: "ma com'è possibile ridurre il "numero" di percentuale se la reale emissione non cambia?"

La risposta sta nella trovata GENIALE dei negoziatori. I paesi inquinanti possono scegliere se ridurre effettivamente le emissioni di gas oppure acquistare "quote d'aria" da paesi che non inquinano nulla! Per cui gli USA, per esempio, che sono tralaltro il primo paese inquinante, possono abbassare la loro percentuale inquinante comprando aria pulita dall'Angola o da altri paesi privi d'industrie, o meglio, pagando una sorta di diritti d'autore a quelle nazioni sottosviluppate che non producono emissioni nocive. In sostanza qualsiasi paese industrializzato può tranquillamente continuare ad avvelenare aria e clima pagando delle cifre ad altri paesi. Tale sistema può addirittura favorire un aumento delle emissioni inquinanti dato che si potrà continuamente ricorrere a quest'escamotage per tenere basso il "numero" di percentuale di gas serra.

Un'altra possibilità di aggirare il problema è stata data alla Russia. Mosca ha ottenuto uno "sconto" di 33 milioni di tonnellate di carbonio perché ha promesso una riforestazione del territorio che frutterà "buona aria" che a sua volta sarà venduta sottoforma di "buone azioni forestali" al Giappone, altro paese super-inquinante.

Purtroppo non è uno scherzo, a Marrakesh è andata veramente così.