LASCIATE VIVERE LO ZETALAB!A Palermo già da un anno si è dato vita ad un movimento composito ed eterogeneo che promuove l'occupazione e il riutilizzo a fini sociali degli spazi abbandonati. Centinaia di giovani e meno giovani, studenti, disoccupati, lavoratori ed altre individualità scoprono un nuovo protagonismo sociale e "investono" la loro vita nella promozione di attività culturali, sociali e politiche al di fuori delle logiche del potere e del profitto. I centri sociali occupati insieme ad altre realtà di base impegnate sul territorio contribuiscono alla costruzione di reti di solidarietà e di socialità collettive indispensabili in una città piena di emergenze sociali, qual è Palermo. Una di queste emergenze è la cronica mancanza di spazi: centinaia di associazioni, collettivi, individui non riescono a portare avanti le loro iniziative perché non si trovano i luoghi disponibili, che in realtà abbondano... ma le istituzioni preferiscono lasciarli all'incuria, preferiscono vederli marcire, piuttosto che accettare che delle persone li rendano vivibili e li riempiano delle loro idee.In un mondo in cui si accettano come "naturali" e necessarie le ingiustizie sociali e la guerra, in cui si risponde al terrorismo con il terrorismo della guerra, in cui la maggior parte della popolazione mondiale vive nella povertà, in cui non c'è libertà di circolazione per tutti gli esseri umani ma solo per i capitali, sempre più persone si ribellano e scoprono che un altro mondo è possibile, proprio a partire dalla realtà locale. Sempre più persone sperimentano una socialità altra da quella dominante, basata cioè non sull'autorità e la violenza, bensì sulla partecipazione volontaria e non gerarchica. Ormai da più otto mesi in Via Arrigo Boito vive il Laboratorio ZETA, un ex-scuola occupata e rivitalizzata da ragazzi che organizzano una miriade di iniziative (rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, seminari, eventi musicali, laboratori) che coinvolgono gratuitamente tantissime persone, le più diverse tra loro. Riteniamo che quest'esperienza rappresenti un punto di ricchezza per questa città. Pensiamo che le istituzioni debbano prenderne atto. Laboratorio Zeta |